OSTUNI NEL MEDIOEVO

Nelle pergamene dell’Archivio Capitolare di Ostuni troviamo traccia dell’Ordine Teutonico in più documenti. Ma andiamo a vedere nel dettaglio il contenuto delle siddette pergamene. 

In un regesto di una pergamena perduta viene così riportato: “In anno 1226, a 7 marzo. Instrumento di concordia tra Taddeo Vescovo di Ostuni e fra Ludovico priore di S. Maria Theutonicorum, sopra le differenze di un orto, case e forno vicino la Chiesa di S. Sabina, concessa dal vescovo per l’Ospedale con la soluttione mancia di una libbra d’incenso. Instrumento per Notar Angelo di Brindisi. Signato N.55 (L.c.f. 21)”. Nella nota a fondo pagina, il prof. Don Luigi Roma riporta: “La chiesa di S. Sabina, concessa ai Cavalieri Teutonici nel 1226, si trovava e corrispondeva alla località S. Sabina, sulla marina di Carovigno, fino al 1360 in territorio di Ostuni.” Chiesa che, da sopralluogo effettuato, non esiste più nella sua struttura originaria. In una pergamena, invece, datata 20 agosto 1275, troviamo un cosa estremamente interessante: “…juxta pratum (sic) theutonicorum equitum…”. Ovvero, si cita in un atto di donazione un territorio in Ostuni identificato come “…il prato dei Cavalieri Teutonici…”, presumibilmente vicino alla contrada Lamagullulo. Infine, in un atto di vendita datato 3 agosto 1335, si legge: “…Ecclesie Sancte Marie theutonicorum de brundusio…” . Nella nota a fondo pagina, sempre del prof. Don Luigi Roma, troviamo: “I beni dei Cavalieri Teutonici passarono alla Chiesa di S. Leonardo della Marina di Siponto”. 

Certo, non sono moltissimi dati, ma  l'aver appurato la presenza di un ordine cavalleresco, non solo di passaggio come sicuramente è avvenuto per altri ordini tipo Templari e Ospedalieri, è un fatto di grande valenza storica. Dimostra, tra l’altro, l’importanza strategica della bianca cittadina ostunese, in virtù sia del territorio sia, soprattutto, della sede vescovile. Speriamo, in futuro, di trovare altri elementi utili a dare un quadro complessivo, più chiaro e dettagliato, di tale importante presenza cavalleresca.

Link articolo completo di Franco Faggiano (Presidente nazionale della Corporazione Arcieri storici Medievali